Oggi è il compleanno del vero Patch Adams, compie 80 anni. Andiamo a scoprire tutto sul personaggio che ha ispirato il film con Robin Williams.
Sicuramente pochi di voi sapevano che il film era tratto da una storia vera, per questo oggi ne vogliamo parlare un po’ più approfonditamente.
Hunter Doherty Adams, questo il suo vero nome, nasce a Washington il 28 maggio del 1945 e viene considerato il padre della clownterapia oggi adoperata in molti ospedali in giro per il mondo. La sua infanzia la passa tra numerosi paesi dalla Germania al Giappone fino ovviamente alla sua patria gli Stati Uniti, perché il padre in quanto ufficiale dell’Esercito deve spostarsi spesso.
Improvvisamente però il papà muore, colpito da un infarto, e Adams perde ogni riferimento. Con lui non aveva mai avuto un grande rapporto, ma proprio da pochi mesi aveva iniziato ad approfondirlo a sorpresa. Dirà: “Non appena io e mio padre eravamo diventati amici lo persi”.
Con la madre si trasferì in Virginia dove suo zio divenne un secondo padre. Iniziarono una serie di drammi che lo portarono a vedere il suicidio dello zio stesso, la ragazza che lo lasciò e un’ulcera destabilizzante che pensò di togliersi la vita, ma decise di andare a sanare questo problema in un istituto psichiatrico.
Adams divenne Patch proprio durante il ricovero in un ospedale psichiatrico, capendo quanto in qualsiasi degenza da malato la testa fosse importante. Decise così, una volta uscito, di intraprendere il percorso di studio della medicina per diventare un medico.
L’ambiente accademico era molto rigoroso in quegli anni e nessuno riusciva a capirlo, tanto che a volte fu anche minacciato di espulsione. Nonostante questo ottenne la laurea nel 1971 e quattro anni dopo sposò una volontaria della clinica alla Virginia Commonwealth University. Ebbero due figli e nel 1998 decisero di divorziare.
Dopo la laurea lavorò all’ospedale della Georgetown University per mettere in scena la sua teoria di medicina alternativa e trasformò la casa in cui viveva in una clinica aperta a chi soffriva.
In dieci anni prestò, con i suoi assistenti volontari, cure gratuite a oltre 15mila malati. Nel 1977 comprò un terreno per costruire il Gesundheit! Institute un progetto ambizioso e su cui si impegno per la comunità.
Va detto che non apprezzò molto il film così come anche la critica, nonostante questo fu un successo internazionale al botteghino. Oggi rivederlo è sicuramente un piacere per gli occhi e per l’anima.
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