Oggi puoi donare il sangue con un click, la prima app in Italia lanciata da Rosso

Donare il sangue è un aspetto fondamentale per la sopravvivenza della comunità, oggi lo puoi donare con un click grazie alla prima app italiana lanciata da Rosso. Ma come funziona?

Vogliamo parlarvi di questa startup fondata da due giovani under 30 che rivoluziona il modo di donare sangue con una tecnologia davvero innovativa e interessante.

donazione sangue
Oggi puoi donare il sangue con un click, la prima app in Italia lanciata da Rosso – g7disabilityinclusion.it

Per prima cosa diventa interessante capire chi può donare il sangue. Si deve essere tra i 18 e i 65 anni e per la prima donazione l’età massima è di 60 anni. Si deve essere in buone condizioni di salate ed è ovviamente necessario avere un documento di identità valido oltre alla tessera sanitaria.

Sono presenti 278 servizi trasfusionali e anche dei punti raccolta ospedalieri. Inoltre ci sono anche 1300 unità di raccolta con associazioni come Avis, Croce Rossa, FIDAS e Fratres. Nel 2024 l’Italia ha registrato un aumento del 2.5% nella raccolta di globuli rossi rispetto al 2023. Numeri che fanno capire come sia ancora importante fare questo gesto perché purtroppo c’è richiesta.

Chi dona il sangue, inoltre, ha diritto a una giornata di riposo retribuita a lavoro. L’INPS deve anticipare la retribuzione per le giornate o ore di riposo fruite. Ora andiamo però ad analizzare la nuova e innovativa applicazione.

App per donare il sangue, una grande novità

Nasce la prima app in Italia per donare il sangue con un click, lanciata da Rosso che è una startup nata nel 2023 con l’obiettivo di andare a coinvolgere anche i giovani nelle donazioni di sangue. Questa consente di prenotare direttamente dal nostro smartphone la possibilità di donare sia il sangue che il plasma.

App per donare il sangue, una grande novità
App per donare il sangue, una grande novità – g7disabilityinclusion.it

Chiara Schettino, co-founder di Rosso, ha specificato: “Donare sangue è un gesto naturale, ma continua a sembrare un’azione da supereroi. Con Rosso la narrazione è cambiata, diventata semplice, concreta e mette al centro una nuova generazione di donatori di sangue e plasma”.

Rosso è un vero e proprio abilitatore culturale e cioè un punto che crea occasioni tra associazioni, territori e ospedali. Va di fatto a semplificare i processi e a valorizzare quello che è il lavoro dei centri trasfusionali creando una rete di solidarietà e anche dei valori condivisi.

Insomma si tratta di un bel colpo di scena che merita di essere osservato e che ci può dare una mano nella gestione di una situazione tanto importante quanto complicata sotto diversi punti di vista. Ulteriori informazioni potrebbero arrivare successivamente e senza preavvisi con la possibilità di migliorie che nemmeno ci possiamo aspettare.

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