Esistono modi per uscire da debiti anche molto alti. Meglio conoscerli prima di prendere altre strade pericolose.
C’è purtroppo chi si rivolge agli usurai, e chi invece smette di lottare e si lascia sovrastare dalla depressione. Prima di prendere qualsiasi decisione, è bene sapere che esistono aiuti importanti per uscire dal baratro.
I tanti debiti possono rovinare una vita. La paura di non farcela attanaglia uomini e donne, padri e madri, fino a ridurli in depressione e la vita per loro non sarà mai più serena. Prima di dire che non ci sono più speranze, però, dovresti conoscere tutte le possibilità che hai per uscirne.
Lavoratori autonomi che hanno visto il loro mondo crollare, artigiani che hanno dovuto dire addio alle loro attività, normali famiglie che hanno accumulato debiti fino a scoppiare e a smettere di sperare. I debiti fanno male alla salute, fisica e mentale. Ma guai ad arrendersi, specie se non si conoscono bene tutte le strade percorribili per togliersi da quella morsa che ti stringe fino a farti mancare il respiro.
Esiste un Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), entrato in vigore il 15 luglio 2022. Ne parliamo nelle prossime righe, perché possiate rendervi conto che uscire da questo stato di cose è possibile.
L’obiettivo del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, è quello di risollevare tutte quelle persone che sono piene di debiti e non vedono più un barlume di speranza. Conoscere i sostegni che ti spettano, ti aiuterà a ritrovare la pace e la voglia di andare avanti con serenità. Partiamo dalla legge sul sovraindebitamento: è dedicata ai debitori non soggetti a fallimento, dunque anche privati cittadini, professionisti, piccole imprese non fallibili, aziende agricole. L’obiettivo è di trovare un accordo con i creditori per ottenere l’esdebitazione. Come fare?
Si inizia con un piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, persone fisiche che agiscono per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale. Tale piano prevede un piano di rientro presentato ai creditori e se c’è l’ok di un giudice diventa vincolante per tutti. Il piano può prevedere anche il pagamento parziale dei debiti in base alle reali capacità del debitore. Esiste poi il Concordato minore destinato ai debitori diversi dai consumatori come professionisti o piccole imprese.
E poi c’è la liquidazione controllata del sovraindebitato che prevede la liquidazione di tutti i beni del debitore per soddisfare, in parte o completamente, i creditori. Al termine della procedura, se il debitore è ritenuto meritevole, può ottenere l’esdebitazione per i debiti residui. Infine, l’esdebitazione che si divide in più formule, ovvero la liberazione del debitore dai debiti residui non completamente soddisfatti al termine delle procedure di crisi o della liquidazione controllata. L’esdebitazione generale può essere concessa al debitore persona fisica che ha cooperato lealmente alla procedura e non ha commesso atti in frode ai creditori.
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