“Basta, vado via”, cala il gelo nel famoso programma: inaspettato addio

“Basta, vado via”, terremoto nel popolare programma tv, uno dei grandi protagonisti ha deciso di dire addio, stravolgendo tutto.

Uno dei programmi più amati della televisione sta per subire grandi stravolgimenti, per via dell’addio di uno degli storici protagonisti. In questi giorni se ne sta parlando tantissimo, e ora è proprio lui a rivelare il perché della decisione. Nessuna strategia, semplicemente perché ha deciso di riprendere in mano la propria carriera e “le emozioni di un tempo”, abbandonando uno show ormai poco sincero.

Studio televisivo
Studio televisivo – g7disabilityinclusion.it

Parliamoci chiaro, programmi del genere, nonostante il successo indubbio, non solo su territorio italiano, ma ovunque nel mondo, di certo non nobilitano un’arte come quella della musica. Si tratta pur sempre di business, ossia di giro di denaro, dunque ciò che conta è sfornare il prossimo prodotto usa e getta commerciale, di scovare la Next Big Thing, come dicono gli americani, un meccanismo che è sempre esistito e che ma programmi del genere alimentano, creando un danno inimmaginabile alla scena.

Addio a uno dei protagonisti del popolare show televisivo: la scelta dopo un’attenta considerazione

Eppure, nonostante tutto, in questo meccanismo qualcosa di interessante riesce a emergere, dipende da chi partecipa, e dipende anche da chi sceglie chi far partecipare, in questo caso i “giudici”. Eh sì, perché parliamo di talent show, programmi ormai dominanti nella tv mondiale. E uno dei protagonisti ha deciso di chiudere definitivamente, per tornare a fare ciò che ha sempre fatto.

In queste ultime settimane si è parlato tanto di X Factor, programma di grande successo, seguito da ogni fascia di età, non solo giovani. Un programma nato con nobile intento, ossia quello di scovare talenti, coloro che possiedono il Fattore X per poter sfondare nel mondo della musica. Ma gli intenti, specie in televisione, spesso sono destinati a naufragare, e allora, al posto del talento, si cerca il prodotto.

Ci ha provato per nove anni, con l’illusione di cambiare le carte in tavola, ma alla fine ha deciso di non voler più far parte di questo meccanismo. E così, uno dei giudizi più interessanti, nonché competenti, ha deciso di farsi da parte, dicendo addio al programma.

I giudizi della passata edizione di X Factor
I giudizi della passata edizione di X Factor – g7disabilityinclusion.it

Come avrete intuito, parliamo di Manuel Agnelli, musicista navigato, uno che con i suoi Afterhours ha scolpito la storia del rock alternativo italiano, e lo ha fatto a suon di capolavori come Germi, Hai paura del buio?, Non è per sempre, Ballate per piccole iene, Quello che non c’è, uno che ha creato il festival itinerante Tora Tora, per dare spazio alle band rock nostrane, uno che ha prodotto dischi indie rock che hanno scolpito un’era.

Insomma, non un cantante qualsiasi uscito da un talent, ma uno che la musica “vera” l’ha scritta e composta. Agnelli ha deciso di lasciare il programma al top, e dopo nove anni (la sua prima edizione da giudice è stata nel 2016), ha scelto di farsi da parte. A sostituirlo ci sarà Francesco Gabbani. Il frontman degli Afterhours, dopo le dovute considerazioni, dice addio a X Factor, rivendicando una visione artistica lontanissima dalle logiche dell’intrattenimento televisivo.

Manuel Agnelli lascia X Factor: rivendica una visione artistica lontana dalle logiche della televisione

Tante le polemiche, in questi giorni, che accusano Agnelli di sputare sul piatto dove ha mangiato, o di aver tradito la fede alternativa che ha sempre sbandierato. Ma Manuel Agnelli ha sempre saputo, sin dall’inizio, a cosa sarebbe andato incontro. Non è mai stato così illuso da poter cambiare le regole della tv e di poterle piegare alla propria visione, riportando in auge e in classifica il rock alternativo.

No, non lo hai mai pensato, ma essendo un musicista, uno che fa questo di professione, è entrato nel meccanismo per puro guadagno. Lo avrebbe fatto chiunque, si tratta di stipendio per un lavoro svolto, e l’integrità morale e rockettara c’entra poco e nulla. Chiusa la parentesi televisiva, che gli ha donato grossi introiti e una fama maggiore, specie tra i più giovani che non conoscevano gli Afterhours, Agnelli è tornato a teatro, per interpretare la rivisitazione di Lazarus, il musical su David Bowie.

Il musicista Manuel Agnelli
Il musicista Manuel Agnelli – g7disabilityinclusion.it

Ma non solo, ha rimesso in piedi la sua band per tornare in tour, celebrando i venti anni di Ballate per piccole iene, riempiendo le arene. “La disgrazia nella quale è caduta la musica in Italia negli ultimi 20 anni è per me un grande vantaggio. Sui media passano musica creata come catena di montaggio, fatta dagli stessi autori e stessi produttori, roba da supermercato, mi toglie la spinta alla realizzazione”.

Riflessione amara, ma vera, la musica italiana, ma in generale la musica commerciale di tutto il mondo, è strafinita, non ha più nulla da dire. La qualità deve essere cercata nella nicchia, non certo in quello che passano le radio o le tv. “Meglio pensare a una creatività slegata dai numeri”, ha affermato Manuel, “i numeri sono una mistificazione di quello che dovrebbe essere la musica. Ho riscoperto l’emozione di creare, come quando ero giovane”.

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