Arriva subito il gran caldo, come combatterlo senza utilizzare i condizionatori? Bollette giù con questa favolosa alternativa..
Ormai ci siamo: con l’arrivo del mese di giugno, anche le temperature sono salite velocemente. Il caldo è già intenso e la situazione afa inizia a preoccupare.

Secondo i modelli meteo, nei prossimi giorni la situazione potrebbe complicarsi ancora con l’anticiclone africano che trasporterà la maggior parte degli italiani già in piena estate. La situazione è fuori controllo e per il weekend sono attese temperature estreme: è importantissimo sapere quindi come contrastare questa problematica. La maggior parte delle persone ha nella propria abitazione due o più condizionatori che aiutano a mantenere fresca la casa.
Gli elettrodomestici in questione sono di grande aiuto ma di certo aumentano e non di poco i consumi elettrici. Per questo motivo, vi ritroverete con bollette molto alte. Per questo motivo, le alternative possono fare la differenza: ma esiste un qualcosa che abbia il medesimo effetto ma a costi decisamente più bassi?
Condizionatori addio, come rinfrescarsi in estate senza pagare troppo: l’alternativa giusta
I condizionatori sono grandissimi alleati nella lotta contro il caldo e l’afa: questi potenti marchingegni, soprattutto i più moderni, sono dotati di migliaia di funzioni che aiutano a ridurre ad esempio anche i livelli di umidità nell’aria.

Il problema è che consumano davvero tanto e che spesso ci fanno ricevere delle spiacevoli sorprese in bolletta. Nonostante l’introduzione di funzionalità come il risparmio energetico, i loro consumi non sono di certo bassi. Un team di scienziati di Singapore, ad esempio, sta lavorando per trovare una soluzione e per poter rinfrescare casa senza dover spendere un capitale.
Questi studiosi della Nanyang Technological, in collaborazione con la società di design ecologico bioSEA, hanno sviluppato una sorprendente tecnologia per l’isolamento termico degli edifici: piastrelle fatte in micelio (la rete di radici di funghi) che vengono modellate per imitare la texture rugosa della pelle degli elefanti. Il materiale in question è biodegradabile e consente anche un raffreddamento passivo degli edifici, cancellando così il consumo energetico.

L’esperimento è stato molto semplice e ha messo in luce un aspetto di non poco conto. Riscaldando le piastrelle tradizionali a 100 gradi per 15 minuti, si è osservato che quelle testurizzate assorbivano il calore più lentamente con un aumento di temperatura di 5,01 gradi al minuto rispetto ai 5,85 gradi delle piastrelle piatte. Lo stesso, durante la fase di raffreddamento, la superficie ha disperso il calore a una velocità di 4,26 gradi al minuto contro i 3,56 gradi delle piastrelle tradizionali. Questo potrebbe essere quindi il futuro: nei prossimi mesi, capiremo cosa accadrà. Al momento, in molte zone d’Italia, il caldo è già diventato insopportabile con temperature superiori alla media del periodo.