L’INPS ritorna a regalare gioie, esattamente il 12 giugno con un nuovo regalo agli italiani: come funziona il ripescaggio
Sappiamo bene che l’INPS rappresenta un punto di riferimento importante per gli italiani. Questo perché, attraverso sussidi, incentivi e bonus aiuta le famiglie in difficoltà. Ma non solo, sussiste economicamente anche coloro che sono stati licenziati, quindi che hanno perso il lavoro, non per loro volontà. A proposito di ciò, con la nuova legislazione sono cambiate alcune cose riguardo la Naspi, appunto l’indennità che viene data a chi viene licenziato, aggiungendo un nuovo requisito. Bisogna quindi restare sempre aggiornati!
Una buona notizia riguarda il Bonus Benessere, perché ci sarà il ripescaggio. Questo bonus permetterà di supportare le vacanze estive di alcune categorie di italiani. Scopriamo come funziona nel dettaglio.
Manca davvero poco al ripescaggio per chi inizialmente non è stato ammesso al Bonus Benessere INPS, un contributo pensato per aiutare alcune famiglie italiane a godersi una vacanza estiva. Si tratta di un’iniziativa destinata a chi rientra in particolari categorie protette. Ecco, in sintesi, cosa sapere su importi, scadenze e modalità di accesso.
L’INPS ha già pubblicato la lista dei beneficiari, ma il 12 giugno scatterà lo scorrimento delle graduatorie: se qualcuno rinuncia, il suo posto verrà riassegnato. Chi verrà ripescato dovrà inviare tutta la documentazione entro il 26 giugno 2025. Chi non rispetta questa scadenza, purtroppo, verrà escluso definitivamente dal concorso.
Il bonus fa parte del bando “Estate INPSieme Senior 2025”, pensato per offrire soggiorni estivi a circa 4.000 pensionati, ai loro coniugi e ai figli disabili conviventi. Le vacanze potranno essere organizzate tra luglio e ottobre.
Il bonus è riservato a:
Pensionati della Pubblica Amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, con trattenuta mensile dello 0,15% sulla pensione (da almeno un anno);
Pensionati a carico del Fondo ex IPOST.
Anche i coniugi e i figli conviventi possono partecipare, purché risultino nell’ISEE del titolare.
Il contributo può coprire, in tutto o in parte, le spese di un pacchetto turistico in Italia o all’estero, anche sotto forma di crociera. L’organizzazione del viaggio non è gestita dall’INPS, ma da agenzie turistiche esterne, scelte liberamente dal richiedente. Il pacchetto deve includere:
Pernottamenti in strutture ricettive (no prenotazioni autonome o online),
Pasti, anche nei giorni festivi,
Trasporti, escursioni, attività ricreative o sportive,
Assicurazioni obbligatorie.
Sono esclusi i viaggi itineranti, a eccezione delle crociere.
L’importo dipende dall’ISEE del nucleo familiare:
100% del valore massimo per redditi fino a 8.000 euro,
90% per ISEE tra 16.000 e 24.000 euro,
65% per ISEE sopra i 56.000 euro.
Il massimo erogabile è:
800 euro per soggiorni di 8 giorni/7 notti,
1.400 euro per soggiorni di 15 giorni/14 notti.
L’INPS verserà:
Un acconto del 20% entro il 17 luglio 2025 (31 luglio per i ripescati),
Il saldo dell’80%:
entro il 27 novembre 2025 se i documenti sono caricati entro il 28 ottobre;
entro il 17 febbraio 2026 se caricati entro il 13 novembre.
Per non rischiare problemi, è fondamentale conservare fatture o documenti equivalenti, intestati al richiedente e con:
Data di emissione,
Dati del fornitore e Partita IVA,
Nome e cognome di chi partecipa al viaggio,
Descrizione dei servizi offerti e dei costi,
Totale complessivo e imposte
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