Il grande calciatore sbaglia un rigore in una partita importante e riceve minacce di morte da parte dei tifosi: la denuncia della moglie.
La famiglia Morata torna a vivere un incubo già vissuto sei anni fa, e tutto per colpa di uno sport che, come ogni attività sportiva, dovrebbe rappresentare unione, sana passione e rispetto, ma che in realtà da decenni è sempre stato pretesto creare caos e per scatenare violenza e beceri istinti. Si dice che siano poche le persone a infangare il nome del calcio, eppure quei pochi fanno un baccano tremendo.

Per la famiglia Morata sembra un dèjà vu, e a distanza di sei anni ripiomba nell’incubo, dopo la finale di Nations League tra Spagna e Portogallo, giocata pochi giorni fa. Durante il match, l’attaccante spagnolo Alvaro Morata ha sbagliato un rigore. Alla fine, è stato il Portogallo di Cristiano Ronaldo a portare a casa la Coppa. Per Morata, invece, sono arrivate delle minacce di morte.
Minacce di morte alla famiglia Morata, la moglie Alice Campello denuncia tutto suoi social
La stessa cosa era già accaduta nel 2019, quando Alvaro Morata giocava nell’Atletico Madrid. In quell’occasione, gli spagnoli avevano perso contro la Juventus, venendo eliminati dalla Champions League. I tifosi dell’Atletico Madrid avevano inondato i social del calciatore con messaggi minatori e insulti pesantissimi. Ora, dopo la sconfitta della Spagna in Nations League, l’episodio si è ripetuto.
Ancora minacce di morte per la famiglia Morata, ma questa volta la moglie di Alvaro Morata, l’influencer e imprenditrice veneta Alice Campello, ha deciso di uscire allo scoperto, denunciando tutto sui social. Sul suo profilo Instagram, infatti, la Campello ha mostrato il messaggio che le è arrivato dopo il match tra Spagna e Portogallo.

Alice Campello ha deciso di denunciare pubblicamente l’accaduto, condividendo il raccapricciante messaggio di un tifoso: “Ucciderò tuo marito se lo vedo per strada, non lo lascerò in pace, ucciderò anche i vostri bambini con le mie mani. Nessuno deve sopravvivere”, recita il messaggio. Un odio così grande per una partita di calcio?
Un odio così grande per una partita di calcio: occorre rifondare i valori dello sport
La minaccia di morte rappresenta un fatto gravissimo, e così la famiglia Morata ha ricevuto il sostegno e l’affetto di tanti utenti. La Campello ha poi pubblicato una foto della sua famiglia, scrivendo “Tutti commettiamo errori nella vita, nessuno escluso, la vita è fatta di apprendimento, di esperienze, di momenti belli e brutti”. E poi ha aggiunto che “il calcio è così, è bello e imprevedibile, è sport e intrattenimento”.

Alice Campello ha condiviso un lungo messaggio sui social, focalizzando l’attenzione sui veri valori dello sport, sulla necessità di lottare per una vita serena, per riflettere sull’odio dilagante nel mondo. Infine, l’influencer chiede soltanto rispetto, di poter vivere in pace. Il calcio, purtroppo, porta tante persone a scatenare gli istinti peggiori, ed è tutto ciò che lo sport non dovrebbe mai suscitare.