Tobias Tappeiner, giovane promessa del tennis altoatesino, è morto a 24 anni in un incidente stradale sull’A22.
C’era una volta un ragazzo che con la racchetta in mano faceva sognare. Tobias Tappeiner era uno di quei talenti che sul campo davano tutto, senza risparmiarsi mai. A Bolzano lo conoscevano in tanti, soprattutto in ambito tennistico, dove aveva fatto parlare di sé fin da piccolo. Una passione coltivata con costanza, alimentata da allenamenti, trasferte, tornei e una determinazione che non passava inosservata.
E proprio in uno di quei tornei, quando aveva solo 12 anni, riuscì a battere un coetaneo che oggi conoscono in tutto il mondo: Jannik Sinner. Una vittoria che sembrava una favola e che, ancora oggi, in molti ricordano.
Tobias è morto a 24 anni in un incidente terribile sull’autostrada A22. Viaggiava contromano in direzione sud, all’altezza dello svincolo di Bolzano Sud.
Per cause che nessuno riesce ancora a spiegarsi, si è scontrato frontalmente con un’auto su cui viaggiava una famiglia di Varna. Stavano andando in vacanza. Nell’impatto, lui ha perso la vita, mentre cinque persone sono rimaste ferite, tra cui tre bambini trasportati in elicottero in ospedale.
Quel tratto di strada, Tobias lo conosceva bene. Viveva a San Paolo di Appiano, poco distante da lì e non era un luogo estraneo ai suoi spostamenti quotidiani. Per questo ora ci si interroga su cosa sia andato storto. Un malore improvviso? Una distrazione fatale? La Polizia stradale sta lavorando per ricostruire l’accaduto, ma la Procura di Bolzano ha già deciso: non ci sarà né autopsia né test tossicologico. Con la morte del conducente, il fascicolo si chiude.
Nella comunità sportiva di Bolzano, il nome di Tobias non era uno tra tanti. Lavorava come istruttore al circolo di via Martin Knoller, giocava nel campionato di Serie B1 con il TC Bolzano, e veniva considerato un esempio di dedizione e passione. Aveva un carattere solare, gentile, con quell’ironia che rendeva più leggeri anche gli allenamenti più duri.
Nel 2022 aveva condiviso una foto con Sinner, sorridenti insieme dopo un match, come a dire che certi legami non si sciolgono nemmeno col tempo. Chi l’ha visto crescere lo ricorda così: “In campo era un combattente. Fuori, un’anima bella”. Un vuoto difficile da colmare, un destino crudele che si fa davvero fatica ad accettare.
Famiglia, amici, compagni di squadra: tutti oggi si aggrappano ai ricordi. Perché quando un ragazzo come Tobias se ne va così all’improvviso non è solo un addio, si fa davvero fatica a trovare pace, ad arrendersi alla tragicità di una vita che si spezza così presto.
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