“Ormai è tutto perduto”, Vessicchio spara a zero sul Festival: nessuno riesce a fermarlo

Il direttore d’orchestra Peppe Vessicchio spara a zero sul Festival di Sanremo: qual è la condizione attuale della kermesse canora più importante d’Italia?

Recentemente si è fatto un po’ da parte, il maestro Peppe Vessicchio, tanto che ha preferito declinare l’offerta di partecipare al Festival di Sanremo e anche la programma Amici, condotto dall’amica Maria De Filippi. L’ultima volta che lo abbiamo visto in tv è stato nel 2024, per un’ospitata allo show Tilt – Tieni il Tempo, condotto da Enrico Papi.

Entrata del teatro Ariston di Sanremo
Entrata del teatro Ariston di Sanremo – g7disabilityinclusion.it

Lontano dai riflettori del piccolo schermo, ma non certo dalla musica. Peppe Vessicchio continua a guidare l’orchestra e a esibirsi nei più importanti teatri. In questi giorni ha raccontato un po’ di sé, della sua carriera, della passione per la musica e della sua esperienza trentennale a Sanremo. Proprio nella kermesse canora più importante d’Italia, Vessicchio ha fatto la storia, arrangiando centinaia di brani.

Peppe Vessicchio racconta la sua lunga esperienza al Festival di Sanremo e lancia una frecciatina

Giuseppe Vessicchio, nato a Napoli nel 1956, è stato assoluto protagonista della musica italiana e ha assistito alle trasformazioni avvenute in Italia all’interno del panorama musicale. Musica classica, la sua più grande passione, visto il ruolo che ricopre, ma anche un certo gusto per il pop e per il cantautorato.

Non a caso, lui stesso ha svolto un ruolo chiave all’interno del Festival di Sanremo, a partire dalla metà degli anni Ottanta, quando ancora non c’era l’orchestra dal vivo e i cantanti cantavano in playback. Il debutto arrangiando un brano di Zucchero. Ma oggi? Le cose sono drasticamente cambiate, nei primi anni Novanta il playback è stato accantonato, per fortuna, e i cantanti hanno iniziato a esibirsi dal vivo, senza basi registrate.

Peppe Vessicchio al pianoforte
Peppe Vessicchio al pianoforte – g7disabilityinclusion.it

Nell’ultimo decennio, però, ha fatto irruzione un nuovo strumento, l’autotune, per modificare e modulare la voce. Strumento originale del quale purtroppo si è abusato, anche e soprattutto per nascondere le mancanze vocali degli interpreti. “Un congegno che permette a chi non ha le qualità di dire la sua” lo definisce il maestro, il quale prosegue, affondando il colpo “semplifica le cose, ma purtroppo dismette un possibile talento del canto”.

Vessicchio e la critica a Sanremo, come sono cambiate le cose nel corso dei decenni

Il Festival di Sanremo, oggi, non è più una celebrazione della canzone italiana, ma dei cantanti: “Si parla della loro faccia, della loro scenicità, mai delle loro canzoni. Ormai tutto è perduto”, un meccanismo completamente contaminato, ribaltato, con i titoli delle canzoni messi in secondo piano. A contare è il nome, un cambiamento che riflette l’evoluzione del mercato musicale.

Il direttore d'orchestra Vessicchio
Il direttore d’orchestra Vessicchio – g7disabilityinclusion.it

Tra i momenti più memorabili di Vessicchio, l’incontro con Whitney Houston o quello con Ray Charles. Interpreti e artisti eccezionali, e di talenti del genere nel mondo ce ne sono sempre di meno. A essere sempre più presenti, invece, personaggi creati a tavolino, usciti dal web o dai talent show, pompati e spremuti dalle etichette e chiamati a cantare brani tutti uguali, senza identità.

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