Amadeus ha rischiato di morire quando era solo un bambino per via di una brutta malattia: il racconto che mette i brividi
Amadeus è, sicuramente, uno dei conduttori più amati della televisione italiana. Ha esordito quando era davvero molto giovane ma sono stati gli ultimi anni quelli decisamente più cruciale della sua carriera. Infatti da quando è stato scelto come presentatore del Festival di Sanremo nel 2020, la sua vita ha subito una svolta davvero molto importante. Ha avuto la possibilità di farsi conoscere meglio dal pubblico e, contro ogni aspettativa, è entrato nei cuori di tutti i telespettatori che hanno richiesto a gran voce di vederlo anche negli anni successivi.
Proprio per questo motivo quando lo scorso anno ha rivelato di voler lasciare la Rai è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno, perché oramai i suoi fan speravano di vederlo il più a lungo possibile al timone non solo di Sanremo ma anche degli altri programmi di cui era protagonista.
Così nell’ultimo anno è cambiato tutto quanto, Amadeus è andato a lavorare al Canale Nove e a prendere il suo posto sono stati due conduttori, un veterano e un giovane. Da una parte abbiamo Carlo Conti, che è stato promosso alla conduzione del Festival di Sanremo, e dall’altra abbiamo Stefano De Martino, a cui è stata invece affidata la conduzione di Affari Tuoi. La Rai anche in questo caso è caduta in piedi, dal momento in cui questi due presentatori hanno riscosso un successo clamoroso, facendo dei veri e propri ascolti da record nonostante nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe finita in questo modo. Ma in tutto questo Amadeus che cosa farà dal prossimo anno?
Amadeus e quel momento in cui ha rischiato di morire: il racconto
Mentre diventa sempre più insistente la voce di un ritorno di Amadeus in Rai, dopo il mezzo flop su Discovery, in una recente intervista ha raccontato quello che gli è successo quando era un bambino. Forse non tutti lo sanno ma ha rischiato davvero la vita e oggi avrebbe potuto non essere qui. Per quale motivo? Una malattia.
“Ricordo tutto perfettamente, anche se avevo 7 anni. Ho un ricordo nitido, come se fosse accaduto cinque anni fa. Ricordo la sofferenza, il dolore dei miei genitori, i pianti quando il dottore disse loro che la situazione era grave” ha raccontato il noto conduttore, che conserva vividamente quei ricordi nella sua testa e anche nel suo cuore.
“Ricordo le trasfusioni, l’ospedale. Ho tutto qui, davanti agli occhi. Per due anni non ho potuto fare sport, correre, vivere come tutti gli altri bambini” ha poi raccontato, spiegando il motivo per cui nel corso della sua vita fino ad oggi è sempre stato così “serio”. “E ricordo la gioia quando, a 9 anni, il dottore mi disse: “Ora sei guarito, puoi tornare a giocare a pallone”. Questa cosa mi ha responsabilizzato, sono cresciuto più velocemente”.
