Un ex concorrente del “Grande Fratello” che oggi si trova in carcere ha rivelato a sorpresa di avere commesso errori perché desiderava essere come Fabrizio Corona.
Avere la possibilità di diventare famoso può piacere a tutti, questo è uno dei motivi per cui in tanti nel corso degli anni hanno scelto di partecipare al “Grande Fratello” da “Nip”, ovvero da non popolari. Molti di loro ci sono effettivamente riusciti e hanno oggi una carriera di successo al cinema o in Tv, per questo chi è arrivato negli anni successivi può avere un modello a cui ispirarsi sperando di riuscire nell’intento. Se questo è Fabrizio Corona il pensiero non può che suscitare strane reazioni.

L’ex “fotografo dei Vip” è certamente un personaggio bene in vista da tempo, ma anche per motivi che possono essere considerati tutt’altro che lusinghieri, visto anche il periodo che ha trascorso in carcere. Ancora oggi si trova a doversi districare tra processi e problemi giudiziari, ma nonostante questo lui va avanti per la sua strada ed è convinto di essere nel giusto. C’è però un ex concorrente che sembra essere effettivamente riuscito nell’impresa di provare a seguire le sue orme, anche se la situazione gli è sfuggita di mano.
Dal “Grande Fratello” al carcere ma voleva ispirarsi a Corona
Ognuno di noi può avere obiettivi e modelli a cui ispirarsi, ma sarebbe bene che questi possano essere scelti con cura, già da questi si può dire tanto di una persona. Un ex concorrente del “Grande Fratello“ con ogni probabilità ricordato solo da pochissimi aveva scelto di provare a fare il possibile per diventare come Fabrizio Corona, ma alla fine l’unico tratto che ha ora in comune con lui è il carcere, a cui è arrivato dopo diversi problemi con la giustizia.
Si tratta di Kiran Maccali, che aveva preso parte al reality nel 2011, quando era condotto da Alessia Marcuzzi, che lo aveva presentato come “indiano fuori e bergamasco dentro”. Ed effettivamente i suoi tratti somatici ricordavano il suo Paese di origine, ma era facilmente percepibile il suo accento bergamasco. Il tutto era naturale, visto che viveva da anni nella città lombarda dopo essere stato adottato.

L’intraprendenza non gli è mai mancata, per questo al termine del programma ha deciso di aprire un’agenzia di marketing, impegnata a offrire servizi di vario genere ai locali, ma non è mai riuscito a ottenere stabilità. In un primo momento, infatti, è stato dipendente da alcol e droghe, successivamente è finito in manette nel 2017 per aggressione nei confronti dei suoi genitori. La mamma aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine stanca di subire i suoi atteggiamenti, ma all’arrivo dei carabinieri lui si è scagliato contro di loro, ferendone due. Quel fatto lo ha portato per la prima volta in carcere, dove è rimasto per 38 giorni.
La situazione non è migliorata con il trascorrere del tempo, nel 2020 ha avuto un processo per estorsione alle Poste di Romano del 2020, accusato di avere aggredito un impiegato con un tirapugni, ma in quel caso è arrivata l’assoluzione. A gennaio di quest’anno è però stato condannato a sei anni e mezzo per lesioni, stalking ed estorsione nei confronti di un pensionato che lo aveva ospitato a casa pensando di aiutarlo. La versione dei fatti data dai due è però opposta, lui sostiene di avere avuto un accordo con l’uomo un accordo per avere “ospitalità in cambio di prestazioni fisiche. È vergognoso, ma mi servivano soldi“, mentre l’anziano dice di avere subito minacce sempre più forti pur di ottenere soldi, pur avendo una pensione di poco superiore ai 1.000 euro.
Visualizza questo post su Instagram
Ora Maccali sembra essere cambiato, pensa che il carcere lo abbia fatto maturare e di avere capito i suoi errori (è in attesa del processo di appello). anzi è anche riuscito a conoscere Fabrizio Corona, ma vede inevitabilmente con occhi diversi il suo passato: “Non posso parlare perché ci sarà l’appello, confido nella giustizia e che sia fatta chiarezza – ha detto al ‘Corriere della Sera’ –. Non so se rifarei il GF. Ero circondato da persone di ogni tipo, da quelle buone alle approfittatrici. I guadagni erano alti. Ho anche conosciuto Corona tramite un paparazzo. Iniziai ad andare in ufficio da lui e restai d’incanto. Fabry era una macchina per fare soldi. Quello che lui guadagnava in un giorno, una persona normale lo guadagna in un anno. La mia ambizione era diventare come lui“ – ha concluso.