Ylenia Carrisi, la speranza del fratello Yari in un brano e un quadro: “Sono tornato a New Orleans”

Nel 1993 si perdevano le tracce di Ylenia Carrisi, da allora la sua famiglia non ha mai smesso di cercarla: parla il fratello Yari.

Era il Capodanno del 1993 quando Ylenia Carrisi, figlia della coppia Albano e Romina, faceva perdere le tracce, nella città di New Orleans, negli Stati Uniti, dove era in viaggio. Da allora, la sua famiglia non ha mai smesso di cercarla, sperando un giorno di ritrovarla. Eppure, 32 anni dopo, di Ylenia non si sa nulla e la sua scomparsa è tuttora un mistero.

Yari Carrisi parla della sorella scomparsa
Yari Carrisi parla della sorella scomparsa (g7disabilityinclusion.it)

L’ultima telefonata ai genitori era avvenuta il 1 gennaio 1994, quando negli Stati Uniti era quasi mezzanotte del 31 dicembre 1993, e proveniva da un albergo di New Orleans, LeDale Hotel. Ylenia aveva salutato la mamma Romina, chiedendo scusa per il litigio avvenuto col padre, il giorno prima. Da qualche mese, Yleania viveva negli USA e frequentava un musicista di strada.

Scomparsa di Ylenia Carrisi, la famiglia ancora non si arrende: parla il fratello Yari

Nel corso degli anni sono state tantissime le ipotesi sulla scomparsa della 23enne, numerosi anche gli avvistamenti, eppure, non si è mai giunti alla verità. Le indagini si sono concluse, archiviando il caso, anche se la famiglia Carrisi non lo ha mai accettato, e continua a fare appelli per ritrovarla, convinta che la ragazza, che oggi sarebbe una donna, sia ancora viva. Tra le ipotesi, quella del suicido, annegando nel fiume Mississippi.

Oppure la volontà di allontanarsi per vivere di stenti in giro per il mondo, e ancora, l’ipotesi secondo la quale il compagno, Masakela, la drogava, fino ad allontanarla dalla famiglia per farla entrare nella sua setta. Ospite della trasmissione Verissimo, qualche mese fa, il fratello Yari Carrisi è tornato a parlare della sorella Ylenia, e nel 2021 è volato fino a New Orleans per seguirne le tracce.

Ylenia Carrisi prima della scomparsa
Ylenia Carrisi prima della scomparsa (g7disabilityinclusion.it)

“Quando passano tanti anni inizi a fartene una ragione, è stata lei a insegnarmi a viaggiare da solo per il mondo, col sacco”, ha raccontato Yari. Yari, inoltre, ha rivelato di essere partito per New Orleans perché una sua amica gli aveva inviato la foto di un quadro esposto in un museo della città, con accanto la presunta autrice: “Accanto al quadro c’era una ragazza molto somigliante a lei”.

Yari Carrisi alla ricerca della sorella Ylena, scomparsa oltre trenta anni fa

Alla fine, si è scoperto che il quadro apparteneva a un autore ed era risalente agli anni Sessanta. Eppure, Yari non si è arreso, proseguendo il suo viaggio negli Stati Uniti meridionali: “Ho parlato con persone che l’avevano conosciuta, sono andato nel punto in cui Ylenia si sarebbe lanciata nel fiume, sono andato all’albergo dove alloggiava, poi ho sentito una canzone”.

Yari Carrisi ospite della Rai
Yari Carrisi ospite della Rai (g7disabilityinclusion.it)

Il pezzo ascoltato da Yari parlava di una mano che usciva dall’acqua: “Era come se lei volesse darmi un indizio e mi chiedesse scusa”. E poi, Yari ha parlato dei genitori: “Mamma ci spera ancora, papà è demoralizzato, ogni tanto spara delle frasi che ci vorrebbe uno psicologo per interpretarle. Se non fosse sparita, non si sarebbero lasciati”. Yari vive a New York da anni, dove ha trovato la sua dimensione, anche se non dimentica la sua terra.

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