Il popolare meteorologo si scaglia contro gli allarmismi climatici, inutile fare catastrofismo sul caldo in Italia: lo sfogo di Sottocorona.
Ogni anno, sia in inverno che in estate, si parla di riscaldamento globale, di temperature stravolte, di surriscaldamento dei mari, di tropicalizzazione del Mediterraneo. Tutti argomenti veri e scientificamente provati. I cambiamenti climatici ci sono, sono in atto, è possibile percepirli, sono sotto gli occhi di tutti, ma è inutile fare terrorismo climatico.

Le parole del meteorologo di La7 Paolo Sottocorona sono uno sfogo contro il catastrofismo eccessivo diffuso nel nostro paese negli ultimi anni. Sottocorna, 77 anni, che fa questo mestiere da mezzo secolo, ha contribuito a consolidare la meteorologia in Italia, e ogni giorno informa i telespettatori su come sarà il tempo. Ora, però, chiede di smetterla con questo terrorismo psicologico.
Basta con il terrorismo psicologico, gli allarmismi meteo sono controproducenti
Sottocorona si batte per fornire ai cittadini una corretta informazione, e chiede di andarci piano con gli allarmismi, pur attirandosi feroci commenti sui social, da parte di chi lo accusa di essere un negazionista dei cambiamenti climatici. No, Paolo Sottocorona non è un negazionista, non è certo uno sprovveduto, e ripete: “Non potrei mai negare il cambiamento climatico, c’è, si tratta solo di capire cosa comporta, cosa significa, cosa si vede e non si vede”.
Non parla da scienziato, Sottocorna, ma da tecnico che lavora alla meteorologia da una vita. Anzi, accusa chi parla senza capire: “Oggi sono tutti meteorologi, parlano senza sapere niente”. Ma allora, queste ondate di caldo bollente ci sono o no? Eccome se ci sono, e sono sempre più frequenti, con la temperatura globale aumentata di 1,5 gradi di media, che comporta conseguenze davvero delicate per il pianeta.

“In Europa l’aumento è maggiore, specie nella parte centrale e meridionale, dove le temperature sono aumentate di più che nel resto del mondo. L’aumento c’è stato, impossibile negarlo”. Eppure, Sottocorna si scaglia contro i titoloni da giornale che indicano le ondate di caldo sull’Europa. Non è così, sono ondate di caldo che si abbattono solo in alcuni punti dell’Europa.
Ondate di caldo sull’Europa, i titoli sbagliati dei giornali: le parole del meteorologo
“Quando si parla di ondata di caldo sull’Europa, è un titolo sbagliato, a Edimburgo e Stoccolma le temperature sono molto più basse rispetto a Madrid o Roma, quindi il caldo non c’è ovunque. Non si può approssimare, così come non si può dire che in Italia ci sono 40 gradi. La temperatura percepita sulla pelle, più alta di quella segnata dai termometri, è una sciocchezza. Non esiste”.

Ma allora, in Italia non si toccano i 40 gradi? Secondo il meteorologo parlare di 40 in Italia è scorretto, come dire che tutta l’Europa è sotto la morsa del caldo. I 40 sono raggiunti solo in alcune località, non ovunque, non in tutto il Paese. Dunque, secondo Sottocorna è sbagliato fare allarmismo e parlare di un paese bollente, perché si scatena una paura psicologica su tutti i cittadini.
“Se in una località ci sono 40 gradi, magari in montagna ce ne sono 20, su alcune coste le temperature sono più basse di 5 gradi. L’allarmismo crea angoscia nelle persone, ma è ovvio che ci sia il cambiamento climatico, che comporta alluvioni, siccità e catastrofi”. Dunque, sembrerebbe più che altro una questione di linguaggio, più che di meteo o di clima.